Non c’è mai una sola causa che porta ad avere und Disturbo Alimentare ma devono entrare in gioco diversi fattori. Dietro ad ogni DCA c’è una storia individuale carica di vissuti più o meno traumatici, difficili, o semplicemente percepiti come tali. Questi vissuti riempiono il vaso e in alcuni casi la classica goccia lo porta a traboccare.
La nostra società, col suo ideale di magrezza e sixpack, suggerisce alle/ai giovani, che ad essere magre, o ad avere i muscoli ben sviluppati, si è persone migliori. Poi subentrano fattori personali, famigliari, biologici e sociali, che vanno sempre considerati di caso in caso.
Nella nostra cultura abbiamo l’abitudine di cercare le cause per un disturbo psichico nelle dinamiche famigliari e soprattutto nel rapporto fra madre e figlia, anche se le esperte e gli esperti hanno corretto da molti anni questa visione antiquata. In ogni famiglia, anche in quella più sana, troviamo dinamiche problematiche, se le andiamo a cercare. I genitori tendono sempre e comunque a sentirsi in colpa, quando le proprie figlie o figli non stanno bene. Ma coi sensi di colpa non possiamo riuscire ad essere di sostegno ai nostri ragazzi e ragazze. L’importante è che la famiglia sviluppi delle strategie, per affrontare tutte le difficoltà e gli stati d’animo, che un disturbo alimentare porta con se: stati d’ansia, senso d’impotenza, rabbia. In questo processo noi dell'Infes cerchiamo di essere d’aiuto.
Ulteriori informazioni le troverete anche nel nostro
libretto "Buon appetito" e nell’opuscolo per famigliari che uscirà a breve.