Cosa significa antisemitismo e chi ne è colpito?
Le diverse forme di ostilità contro le persone appartenenti alla fede ebraica oppure culturalmente o socialmente legate all’ebraismo vengono definite antisemitismo. Con il termine discriminazione antisemita ci si riferisce a qualsiasi comportamento, circostanza strutturale o istituzionale che sminuisce, ferisce o discrimina le persone in qualche modo legate al mondo ebraico. A differenza del razzismo, l’antisemitismo non considera il gruppo interessato inferiore, ma piuttosto pericoloso.
Perché gli ebrei venivano/vengono perseguitati? Radici storiche dell'antisemitismo
Nel Medioevo, gli ebrei e le ebree furono ritenuti responsabili della crocifissione di Gesù, così come della peste o della scomparsa di bambini. Poiché all’epoca gli ebrei non avevano quasi accesso ai mestieri, vista la predominanza delle corporazioni cristiane, e visto che ai cristiani era proibito prestare denaro con interessi, molti ebrei si guadagnavano da vivere col commercio e prestando denaro. L’invidia per i loro guadagni, ha fatto sì che venissero percepiti come avidi, affamati di potere e disonesti. Nel corso dei secoli queste attribuzioni portarono a continue persecuzioni.
Hitler, il nazionalsocialismo e l'odio per gli ebrei
I nazisti hanno portato l'antisemitismo e la discriminazione antisemita al culmine, quando hanno ucciso circa 6 milioni di persone nei campi di concentramento. Hitler e i suoi complici, riuscirono a spingere il popolo ebraico sempre più ai margini della società, attraverso anni di infuocata propaganda razzista. Passo dopo passo furono privati dei loro diritti civili e infine morirono in massa. Ma la gelida ideologia razziale dei nazisti, probabilmente non avrebbe mai trovato tanti complici, se non avesse incontrato un'ostilità (non solo in Germania) storicamente ancorata e diffusa verso gli ebrei. Stereotipi, pregiudizi e narrazioni cospirative di tutti i tipi, diffusi nel corso dei secoli, furono abilmente utilizzati dalla leadership del "Terzo Reich" per escludere, sfruttare e uccidere gli ebrei.
Antisemitismo - non è più un problema?
Molti pregiudizi, si manifestano ancora oggi sotto forma di battute e teorie del complotto. Come conseguente effetto possono anche portare alla distruzione di sinagoghe, memoriali e persino alla violenza fisica. Negli ultimi anni c'è stato un aumento preoccupante degli attacchi antisemiti. Molte narrazioni di cospirazioni antiebraiche, ritenute morte, stanno rinascendo su Internet: anche questo è un segnale da prendere sul serio. La discriminazione antisemita non vive solo nei circoli estremisti di destra, ma è un problema che nella società nel suo complesso coinvolge molti individui
Antisemitismo legato allo stato israeliano
Oggi, l'antisemitismo legato ad Israele, si trova in tutti gli schieramenti politici e offre a molti gruppi antiebraici, l'opportunità di diffondere il risentimento antisemita senza dover parlare direttamente degli ebrei. Questa tattica di copertura, fa sì che l'antisemitismo torni ad essere accettabile anche in luoghi dove non ci si aspetterebbe. È quindi importante separare chiaramente la critica alle politiche dello stato di Israele dagli stereotipi antisemiti e dalle narrazioni di cospirazione.
Pregiudizi possono far sì che alcuni temano persino di confessare la propria fede e cultura...
Pregiudizi possono far sì che alcuni temano persino di confessare la propria fede e cultura...
Partita di pallamano nel cortile della scuola. Un giocatore finge di subire un fallo. Il capitano gli urla: “Non ci caschiamo. Non fare l’ebreo!” Noah è ebreo e si sente molto ferito da queste parole.
Chiamare persone di fede ebraica ingannevoli o infide riflette una lunga tradizione di discriminazioni ingiustificate, che non rendono giustizia alle singole persone. Questi pregiudizi possono far sì che alcuni temano persino di confessare la propria fede e cultura.
È troppo facile incolpare un solo gruppo di persone per le complesse difficoltà sociali...
È troppo facile incolpare un solo gruppo di persone per le complesse difficoltà sociali...
In un incontro al bar fra amici, si parla animatamente delle differenze tra ricchi e poveri. Qualcuno esprime la sua, dicendo che tanto dietro le grandi corporazioni ci sono sempre ebrei influenti e perciò non c’è speranza. Renata è seduta al tavolo, lei è ebrea, ma non osa parlarne.
È difficile capire i complessi cambiamenti globali dei nostri tempi. Il meccanismo del capro espiatorio fa comodo in casi come questo, perché permette di riversare tutte le colpe sui “cattivi di turno”. Ebrei ed ebree vengono persino accusati di essere responsabili per la difficile situazione economica globale. È troppo facile, però, incolpare un solo gruppo di persone per le complesse difficoltà sociali.