Scuola dell'infanzia: l'Alleanza discute con l'Assessore Achammer
L’Alleanza per la famiglia incontra l’assessore Achammer
I sindacati chiedono per le maestre delle scuole materne una riduzione dell’orario lavorativo a diretto contatto con i bambini. Questa fatto però, non deve assolutamente avere riscontri negativi sulla qualità e sugli orari di apertura delle scuole per l’infanzia. Questa è la richiesta di tutte le organizzazioni rappresentate nell’Alleanza per la famiglia che il 16 giugno si sono incontrate con l’assessore Philipp Achammer per discuterne. Christa Ladurner, portavoce dell’Alleanza, ha ribadito che la soluzione di dividere il tempo alla scuola materna in mattine a contenuto pedagogico con il personale pedagogico e pomeriggi di assistenza gestiti da associazioni/cooperative, non è una soluzione che rispetti l’interesse dei bambini e dei genitori. È chiaro che i problemi per le maestre di scuola materna sono tanti: la burocrazia prima di tutto, i gruppi troppo grandi da gestire, bambini di culture e lingue diverse, bambini a cui dover cambiare i pannolini, e per tutto ciò devono essere trovate delle soluzioni adeguate. Chiudere le scuole materne a mezzogiorno e affidare la custodia pomeridiana ad associazioni e cooperative, non è certamente una soluzione accettabile. Nelle scuole dove già si pratica questo tipo di progetti pomeridiani (aiuto per i compiti e tempo libero gestito da associazioni e cooperative) i problemi sono noti: è difficile trovare personale qualificato, i salari sono ridotti, ci vogliono almeno 10 bambini per attuare l’offerta, cosa che può essere facile in città, ma nei centri più piccoli non funziona. L’assessore Achammer ha fatto notare la difficoltà nel trovare personale qualificato anche per le scuole materne. Da quando la formazione è la stessa degli insegnanti delle elementari, i laureati e le laureate preferiscono lavorare nella scuola primaria. Achammer ha assicurato che eventuali riduzioni dell’orario di lavoro delle maestre di scuola materna non influirà né sulla qualità educativa e né sull´orario di apertura. L’Alleanza per le famiglie ha proposto all’assessore di togliere il monopolio della formazione degli insegnanti all’università di Bressanone. Inoltre bisognerebbe aumentare il personale di sostegno pedagogico, che affianca le maestre in classe. Elisabeth Vallazza, dell’Iniziativa per la conciliabilità famiglia e lavoro, chiede inoltre di aumentare l’offerta della scuola per l’infanzia anche durante l’estate, perché proprio i più piccoli fanno fatica ad accettare il cambiamento continuo delle persone di riferimento. Achammer accoglie queste richieste, proponendo un tavolo di lavoro per discutere insieme della flessibilità degli orari di apertura nelle scuole per l’infanzia.