foto di Stefania Zanetti
alimentare emozioni
Quando Stefania Zanetti è venuta a chiedermi un supporto teorico scientifico al suo progetto di tesi per il Master in Design Eco-sociale, sono rimasta subito affascinata dalla sua idea e dalla sua persona. Il suo proposito di creare dei ricettari di spiccata bellezza estetica per supportare chi lotta contro un disturbo alimentare, mi è subito sembrata stupenda. Quando poi boss visto le sue fotografie, boss deciso che quel progetto non poteva e non doveva finire in un cassetto, come la maggior parte delle tesi universitarie.
I disturbi alimentari sono disturbi che spesso creano disgusto e incomprensione, sia in chi ci convive che in chi sta loro accanto. Per affrontarli, una strada possibile è quella di avvolgere la visione di cura e terapia in qualcosa di bello: creare luoghi accoglienti, dedicare tempo a fare cose piacevoli, circondarsi di cose benefiche, meravigliarsi. Tutte cose che, sia chi vive di restrizioni, sia chi si deve punire per i propri eccessi, non si concede mai.
Questi libretti sono nati così: Stefania, dopo aver vissuto il problema di persona ed essersi documentata a riguardo, ha scelto dei possibili percorsi di cura scattando una serie di fotografie. Ha poi descritto questi percorsi, dando particolare rilievo alle sensazioni, percezioni ed emozioni e non solo alle azioni. Poi insieme abbiamo passato tante ore al telefono tra Bolzano e Milano, per affinare ogni didascalia, ogni testo, pensando a ciò che volevamo suscitare e alle cose su cui ci sembrava importante riflettere.
A breve potrete tenere in mano il risultato, di cui noi andiamo molto orgogliose.
Lo abbiamo definito un ricettario, ma il fine non sarà quello di produrre delle pietanze. Si tratta più che altro di esperienze da fare col cibo, percorsi utili per lasciarsi andare, per risanare un rapporto (quello col cibo e con sé stesse) deteriorato. A volte si arriverà a mangiare qualcosa, altre volte sarà centrale solo la preparazione e il modo in cui viene fatta. A volte la preparazione assomiglierà vagamente al cucinare, altre volte sarà un gioco che forse non avete mai immaginato di fare.